Classificazioni dei fuochi e degli agenti estinguenti

E’ importante classificare i tipi di fuoco ai fini di selezionare gli agenti estinguenti .

Questo articolo sulla classificazione al fuoco è stato inserito nel Codice Incendio (S.6.5) per fornire indicazioni propedeutiche ai successivi paragrafi in cui la soluzione progettuale deve rispondere con le misure di protezione attiva più idonee, che chiaramente in base al profilo di rischio: Rvita , Rbeni, e Rambiente e tutti i fattori di rischio che possono insorgere durante il processo di valutazione del rischio dell’attività da parte dei professionisti antincendio.

Classi dei fuochi secondo la norma europea EN2 ed agenti estinguenti

La norma internazionale UNI EN 2:2005 stabilisce una classificazione degli incendi in base al tipo di materiale combustibile, distinguendone cinque categorie:

tabella classificazione fuochi S.6-4

Va notato che la legislazione statunitense richiede la lettera E per identificare tutti gli incendi di natura elettrica. D’altra parte in Europa, secondo la norma UNI EN2, non esiste una definizione speciale di categorie di incendio dove esiste un rischio causato dall’elettricità, in ogni caso vorremmo designare estintori specifici per gli incendi Impianti elettrici e le apparecchiature alimentate sono costituite da polvere dielettrica e anidride carbonica.

L’introduzione della lettera F nella classificazione degli incendi si basa invece sulla norma europea UNI EN2-2005 con particolare attenzione alla ristorazione eventi, mense, ecc. Gli oli vegetali o animali utilizzati in cucina devono essere estinti con agenti estinguenti chimici, mai polvere o anidride carbonica.

Perciò è molto importante che la tipologia degli estintori antincendio installati sia selezionata sulla base della valutazione del rischio e in modo particolare:

  • a):  in riferimento alle classi di fuoco di cui alla tabella S.6-4 (es. estintori per classe A, estintori polivalenti per classi AB, estintori per la classe F, …);
    b): tenendo conto degli effetti causati sugli occupanti dall’erogazione dell’agente estinguente e, qualora
    richiesto, anche degli effetti causati sui beni protetti (ad esempio apparecchiature elettromedicali, dispositivi elettronici, libri antichi o opere d’arte, beni tutelati, …).
    c): nei luoghi chiusi, nei confronti dei principi di incendio di classe A o classe B, è opportuno l’utilizzo di estintori a base d’acqua (estintori idrici).

Nota L’impiego di estintori a polvere in luoghi chiusi causa, generalmente, un’improvvisa riduzione della visibilità che potrebbe compromettere l’orientamento degli occupanti durante l’esodo in emergenza o altre operazioni di messa in sicurezza; inoltre la polvere potrebbe causare irritazioni sulla pelle e sulle mucose degli occupanti.

Gli estintori rappresentano i mezzi di primo intervento più impiegati per spegnere i principi di incendio.